21 settembre 2017
21 settembre 2017

[Commissione Europea - comunicato stampa]

Per sfruttare pienamente il potenziale economico delle regioni frontaliere dell'UE, che contano 150 milioni di cittadini, la Commissione ha varato ieri il Punto focale per le frontiere, che fornisce a tali regioni sostegno mirato per aiutarle ad abbattere gli ostacoli all'occupazione e agli investimenti.

Per le imprese, i lavoratori e gli studenti è ancora complesso e costoso muoversi fra diversi sistemi giuridici e amministrativi.

In linea con l'appello del presidente Juncker nel discorso sullo stato dell'Unione del 2017 a garantire equità all'interno del mercato unico, il Punto focale per le frontiere contribuirà a migliorare la cooperazione tra le regioni frontaliere mediante una serie di azioni concrete. Esso contribuirà a migliorare l'accesso al lavoro e a servizi quali l'assistenza sanitaria e i sistemi di trasporto pubblico e a facilitare le attività imprenditoriali attraverso le frontiere.

La presente proposta fa parte di una più ampia comunicazione dal titolo "Rafforzare la crescita e la coesione nelle regioni frontaliere dell'UE", che prevede una serie di nuove azioni e di un elenco delle iniziative in corso, per aiutare le regioni frontaliere dell'UE a crescere in modo più rapido e ancora più coeso.

Corina Crețu, Commissaria responsabile per la Politica regionale, ha affermato: «Le regioni frontaliere producono oltre un quarto della ricchezza dell'Europa, ma il loro pieno potenziale economico resta inutilizzato. Parliamo di una miniera di possibilità in attesa di essere colte esaminate. La Commissione fornirà un sostegno mirato a tali regioni, a diretto vantaggio dei loro cittadini.»

Il Punto focale per le frontiere sarà composto di esperti in questioni transfrontaliere della Commissione, che forniranno consulenza alle autorità nazionali e regionali raccogliendo e condividendo buone pratiche mediante l'istituzione a livello dell'UE di una nuova rete online.

 

Un migliore accesso al lavoro

Due milioni di lavoratori e di studenti attraversano già le frontiere tutti i giorni o tutte le settimane. Per incrementare le possibilità di trovare lavoro oltre frontiera, il Punto focale per le frontiere sosterrà le regioni che intendono approfondire la collaborazione reciproca. Si potrà ottenere consulenza sul reciproco riconoscimento delle qualifiche, sui programmi di studio comuni o sui servizi di coaching per gli imprenditori. Il Punto focale per le frontiere centralizzerà le informazioni sulle buone pratiche in materia di servizi pubblici per l'impiego transnazionali, come la rete congiunta istituita dalla Galizia e dalla regione settentrionale del Portogallo e sostenuta da EURES, il portale della mobilità professionale dell'UE. In questo modo il Punto focale per le frontiere potrà contribuire alla creazione della futura autorità europea del lavoro annunciata dal Presidente Juncker nel discorso sullo stato dell'Unione del 2017, volta a rafforzare la cooperazione tra le autorità preposte al mercato del lavoro a tutti i livelli e a migliorare la gestione delle situazioni transfrontaliere.

 

Un migliore accesso ai servizi pubblici

Per rendere le regioni frontaliere più invitanti e più inclusive dal punto di vista dei servizi pubblici, il Punto focale per le frontiere:

• repertorierà le attuali strutture di assistenza sanitaria transfrontaliere, come le zone di assistenza sanitaria transfrontaliera sul confine franco-belga;

• individuerà i collegamenti ferroviari mancanti lungo le frontiere interne, per rendere più efficienti i servizi di trasporto pubblico a livello transfrontaliero.

 

Attività imprenditoriali oltre frontiera

Il Punto focale per le frontiere stimolerà il dialogo sulle questioni transfrontaliere attraverso la rete online. Su richiesta, gli esperti del Punto focale per le frontiere forniranno sostegno per allineare le norme relative alla creazione di imprese, condivideranno le buone pratiche attuate in altre regioni frontaliere e promuoveranno un maggiore uso delle procedure online. Oltre ad istituire il Punto focale per le frontiere, la Commissione selezionerà un massimo di 20 progetti che presentano soluzioni innovative per eliminare gli ostacoli transfrontalieri. Entro la fine del 2017 verrà pubblicato un invito a presentare progetti.

 

Prossime tappe

Il Punto focale per le frontiere sarà operativo da gennaio 2018. Nella riflessione in corso sul futuro delle finanze dell'UE, le buone pratiche raccolte attraverso il Punto focale per le frontiere alimenteranno il dibattito sulla prossima generazione di programmi di cooperazione transfrontaliera ("Interreg"), in modo da affrontare meglio gli ostacoli giuridici e amministrativi e contribuire a sviluppare servizi pubblici transfrontalieri efficienti.

 

Per ulteriori informazioni:

Comunicazione della Commissione "Rafforzare la crescita e la coesione nelle regioni frontaliere dell'UE"