19 maggio 2020

Si è tenuta il 13 maggio 2020, la seconda riunione della Task Force per l’elaborazione del Programma Italia-Francia Marittimo 2021-2027. “Virtualmente” la riunione si è svolta nella Regione SUD Provence-Alpes-Cotes d’Azur (che ringraziamo per l’organizzazione) ma ovviamente tutti i membri erano collegati in videoconferenza.

La discussione ha portato ai risultati sperati e anche con la distanza e le nuove tecnologie, tutti i punti dell’ordine del giorno sono stati affrontati in maniera esaustiva. Come tutti, anche il Programma Marittimo deve adattare la presente e la futura programmazione alle sfide poste dall’attuale situazione di emergenza creata dal Covid19. Tuttavia, le idee e le proposte non mancano e, in attesa dell’approvazione dei nuovi regolamenti sulla politica di coesione, si è discusso per definire i principali orientamenti comuni sui quali innestare il nuovo Programma. 

La prima parte della discussione si è incentrata sugli Obiettivi Strategici 1 e 2 (“Un’Europa più intelligente” e “Un’Europa più verde”), in particolare attraverso la presentazione di un percorso che desse priorità alle sfide e alle opportunità espresse dalle numerose osservazioni pervenute dai territori del Programma.

Per entrambi gli Obiettivi Strategici, le delegazioni hanno discusso sul alcune specifiche tematiche scelte in base alla continuità con l’attuale Programmazione ma anche in base alle possibili coerenze con quella futura. 

Per quanto riguarda l’OS 1 è emersa la volontà di continuare a lavorare sul rafforzamento della competitività delle PMI, sostenendo l’innovazione e i processi di digitalizzazione, ma anche un’attenzione particolare verso il mondo del lavoro, anche giovanile, e del sostegno all’occupazione e alla formazione. A questo riguardo, si è ribadita la necessità di supportare in particolar modo il settore del turismo, anche e soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti.

Per quanto riguarda l’OS 2 invece, continuare il lavoro sull’adattamento ai cambiamenti climatici e la gestione dei rischi derivanti (alluvioni, incendi, erosione costiera) dovrebbe rimanere al centro degli impegni del Programma. Insieme a questo, non va dimenticata la necessità di preservare il ricco patrimonio naturale e la biodiversità unica della nostra area di cooperazione. Legato a ciò, infine, anche il tema dell’economia circolare, ad esempio nella gestione sostenibile delle risorse, è emerso come fondamentale argomento da approfondire.

Si è avuto poi un intervente da parte della rapporteure del Programma alla Commissione Europea, Madame Myrto Zorbala, che ha ricordato l'importanza di sviluppare una riflessione sulle aree funzionali e più in generale sull'Obiettivo Strategico 5 "Un'Europa più vicina ai cittadini attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato delle zone urbane, rurali e costiere e delle iniziative locali"

I settori al centro della discussione sono già stati al centro della Programmazione 2014-2020 attraverso le attività di molti progetti i cui risultati e le cui pratiche saranno utili nel definire la nuova programmazione e nell'affrontare i cambiamenti portati dall'emergenza coronavirus che ha imposto una rimodulazione di determinate priorità di intervento. Le attività svolte, le reti di relazioni, le realizzazioni diffuse in tutto l'Alto Tirreno in tanti anni di attività saranno strumenti importanti per sostenere i territori in una fase difficile come quella post-emergenza.

Per concludere la riunione, l’ultimo punto trattato ha riguardato la proposta di candidatura della Regione Toscana come Autorità di Gestione anche per la prossima programmazione, proposta che ha riscosso il consenso di tutte le delegazioni.