O.P.E.R.A.

Organizzare e Promuovere le Energie per il Rilancio della Attività

Su che aree lavora O.P.E.R.A.
03 giugno 2019

La prima fase del progetto O.P.E.R.A ha previsto la rilevazione delle aree di crisi dei territori nelle aree transfrontaliere nelle quali far ricadere le azioni del progetto. Questi territori sono stati scelti secondo dei criteri, generali o variabili, di riferimen­to, indicati nelle linee guida del progetto.

O.P.E.R.A ha scelto di valorizzare le peculiarità dei singoli territori accogliendo le considerazioni e le motivazioni espres­se dai singoli partner dell’iniziativa (Sardegna, Toscana, Liguria, Corsica e Francia), i quali hanno proposto di adattare e declinare le Linee Guida sulla base delle specifiche necessità dei territori prescelti.

Per le ragioni sopra espresse, i partner hanno individuato le aree di crisi nelle quali implementare le attività di accompagna­mento alla creazione di nuove cooperative di lavoratori non occupati, di processi di workers buyout da parte di lavoratori di aziende in stato di crisi, infine di spin-off in grado di rilanciare lo sviluppo di rami d’azienda in condizioni critiche di mercato, motivando le loro scelte.

 territori individuati dai partner e le motivazioni della scelta

La Regione Sardegna ha individuato due aree territoriali: l’Area Metropolitana di Cagliari con una forte vocazione al terziario e che può fungere da laboratorio per le altre aree urbane dell’isola e il territorio di Villacidro afflitto da una forte crisi del settore industriale e commerciale, che ripropone alcune tematiche tipiche delle zone interne della Sardegna.

La Regione Toscana ha scelto il comparto dell’agroalimenta­re nelle province di Massa-Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto per favorire lo sviluppo delle attività legate alle aree rurali in forte connessione con le altre attività produttive (turismo, artigianato, ambiente, cultura ecc.).

La Regione Liguria ha scelto di focalizzare le attività del progetto nell’area industriale della Provincia di Savona perché più di altri territori regionali ha risentito della situazione di crisi.

La Regione Corsica ha deciso di intervenire su due territori: CAB et CAPA che comprendono gli agglomerati urbani delle città di Bastia e Ajaccio, in grado di convogliare maggiori risorse umane ed economiche.

Infine la Regione Sud della Francia ha indicato 5 agglomerati urbani (Cannes e Antibes; la città di Draguignan e l’Agglomera­to di Dracènie; Nizza; Tolone; la città di Mentone e la valle della Roya) nei quali il settore terziario è quello prevalente. Le scelte nel territorio francese sono state orientate a ridurre le disparità socio-economiche.

Tutti i partner hanno recepito e valorizzato le leggi regionali che indirizzano le azioni di sviluppo territoriale.

Ciascun partner ha prodotto una tabella con l’indicazione delle aree di crisi individuate, la descrizione dei singoli territori coinvolti nelle attività del progetto e le motivazioni e/o criteri di tale scelta. Per la Francia le motivazioni delle scelte coincidono con le linee di intervento e le politiche locali.