PORT-5R

PORT-5R Per una gestione sostenibile dei rifiuti nei porti del Mediterraneo

La Rivoluzione delle 5R arriva al Porto di Cagliari: una nuova strategia per un mare più pulito
26 marzo 2019

Il 26 febbraio si è svolto a Cagliari “PORTI 5R: dalle esigenze alle proposte” Forum sulla gestione sostenibile dei rifiuti portuali in chiave 5R: Riduzione, Riuso, Riciclo, Raccolta, Recupero.

Sono quattro i concetti chiave che hanno contrassegnato e fatto da filo conduttore al dibattito del Forum “Porti 5R: dalle esigenze alle proposte”. Sensibilizzazione, perché per coinvolgere attivamente è importante partire dall’educazione, anche e soprattutto dei più piccoli; Consapevolezza, affinché il trattamento corretto dei rifiuti non sia un mero obbligo a cui adempiere ma una buona consuetudine; Collaborazione, perché unendo le competenze di ciascuno si è in grado di crescere e creare nuovi modelli virtuosi; Economia Circolare, per non trattare più il rifiuto come un elemento negativo da dover smaltire, ma come materiale da lavorare, riciclare e reimmettere in circolo.

Il Forum si inserisce nell’ambito delle attività del progetto “PORT-5R - Per una gestione sostenibile dei rifiuti nei porti del Mediterraneo” finanziato dall’Unione Europea all’interno del Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020 e si è svolto martedì 26 Febbraio 2019 al Lazzaretto di Cagliari come un evento di studio sulla gestione sostenibile dei rifiuti portuali in chiave 5R: Riduzione, Riuso, Riciclo, Raccolta, Recupero.

L’evento è stato organizzato da Karalis Yacht Services Srl e Fondazione MO.SO.S, partner di progetto insieme a Università degli Studi di Genova - DICCA Dipartimento di  Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale, Assonautica Provinciale di Savona, ELGI srl, Ville d’Ajaccio, EKSO srl.

L’obiettivo era quello di mettere a confronto  gli  operatori  tecnici  coinvolti  nel porto commerciale di Cagliari, uno dei più importanti d’Italia, sulle tematiche del ciclo portuale del rifiuto aprendo lo sguardo agli scenari futuri.

Numerosi contributi  hanno  mostrato  la  volontà  di  coordinamento  e  di  collaborazione tra tutte le parti coinvolte nell’uso e nella gestione dei porti e hanno reso  evidente la necessità di investire in innovazione per vincere in modo concreto la sfida della sostenibilità dell’uso portuale.

Dagli interventi della Direzione Marittima di Cagliari (Comandanti Giulio Piroddi e Roberto   Cubeddu)   e   dell’Autorità   di   Sistema   Portuale   del   Mare   di   Sardegna   (Avv. Mangiarotti), è emerso con evidenza come il ruolo delle Autorità Pubbliche si stia evolvendo in maniera sempre più incisiva anche in questo settore cruciale per la salute del mare.

Ma fondamentale è stato anche il contributo delle imprese  private:  Karim  Sergio  Ladjeri, amministratore delegato di Ekso Srl e Fabrizio Coni, direttore tecnico di S.E. TRAND  Srl, che hanno posto impellenti interrogativi ma anche interessanti proposte di soluzione circa il sistema attuale in cui le imprese operano e le azioni di controllo previste. “Oggi, nel nostro territorio, non è facile reimmettere in circolo un rifiuto che pure ha le capacità di essere riutilizzato” dice Coni, “al di là della possibilità teorica di riutilizzo di  molti  rifiuti  ci  sono  difficoltà a proporre tecnologie in un ambito regionale piuttosto circoscritto”. Cosa poter fare allora per migliorare questa situazione, soprattutto nei piccoli  comuni?  “Una  soluzione potrebbe essere integrare l’appalto comunale con quello dei rifiuti da diporto”.

Tra gli altri ospiti d’eccezione anche Jean Toma dell’Union des Port de Plaisance de Corse che ha proposto di incrementare le relazioni e le occasioni di collaborazione tra la Sardegna e la Corsica, per aumentare la massa critica e veder accrescere il ruolo attivo delle   isole in tutte le politiche  dell’ambito  marittimo.  Luciano  Lacirignola,  presidente  di Assonautica Savona, è stato l’organizzatore a Savona del Forum di dicembre sulla gestione sostenibile dei rifiuti prodotti dal diporto nautico. “Far parte di questo progetto europeo che vuole ridurre e gestire meglio i rifiuti nei porti è per noi inopportunità per migliorarci”, dice Lacirignola, “Tutti noi dobbiamo essere consapevoli di quanti danni possiamo procurare”.

“L’obiettivo per un amministratore è anche che il cittadino colga l’importanza e la convenienza di fare la raccolta differenziata”: a dirlo  è  l’ingegner  Guido  Portoghese,  Presidente del Consiglio Comunale di Cagliari, che ha illustrato i grandi risultati ottenuti nel primo anno di attivazione della raccolta differenziata nel  Comune  di  Cagliari,  ispirata  ai  principi dell’economia circolare al fine di valorizzare i rifiuti raccolti.

Ancora sull’importanza della collaborazione e della sensibilizzazione si è  espresso  Michele De  Francesco,  del  Centro  Regionale  Programmazione  (Regione  Sardegna): “Lavorare insieme costituisce un importante valore aggiunto rispetto a tematiche che sono già comuni a tutti. Progetti come questi creano nuovi modelli di lavoro dei rifiuti e figure professionali specifiche”.

Roberto Neroni, presidente della Fondazione  MO.SO.S.  si  dichiara  molto  soddisfatto dei risultati raggiunti e del sentito coinvolgimento dei partecipanti “Il progetto PORT-5R  parte  dal confronto tra i portatori di interesse per dare voce a tutte  le  istanze  coinvolte,  con  l’obiettivo di creare innovazione a servizio della tutela delle acque marine dei porti”.

Filippo Trudu Tronci, Amministratore  di  Karalis  Yacht  Services  Srl,  è  entusiasta  per la riuscita dell’evento: “La concretezza che vogliamo dare al nostro progetto di salvaguardia dell’ambiente PORT-5R ha visto un’approfondita azione di studio e prevede  peculiari  azioni pilota nei porti coinvolti, incluso quello di Cagliari. Studiamo oggi le soluzioni ambientali del domani”.