P.Ri.S.Ma. MED

Piano RIfiuti e Scarti in Mare di pesca, acquacoltura e diporto nel Mediterraneo

Il progetto

P.Ri.S.Ma-MED è un progetto finalizzato ad innovare la governance e la gestione integrata, nei porti commerciali, di rifiuti e scarti derivanti da pesca, acquacoltura e diporto attraverso l’adozione di un Piano rifiuti e scarti pesca/acquacoltura/diporto.

Il progetto è finanziato nell'ambito del Programma di Cooperazione Territoriale Italia-Francia Marittimo (Cofinanziamento FESR € 1.664.778,30) ed ha durata triennale fino a marzo 2021.

 

Il Contesto in cui opera P.Ri.S.Ma-Med

Ogni anno milioni di tonnellate di rifiuti finiscono in mare o in ambito portuale; tale fenomeno deriva da: cattiva gestione e raccolta dei rifiuti, mancanza di infrastrutture, poca conoscenza sulle gravi conseguenze sull’habitat naturale.

La comunità scientifica già dagli anni ’70 ha prestato attenzione a tale fenomeno, noto come “marine litter”: “qualsiasi materiale durevole prodotto dall’uomo e abbandonato nell’ambiente marino; rifiuti risultanti da attività umane il cui destino è quello di accumularsi nell’ambiente marino”.

Tra i rifiuti di pesca, acquacoltura e diporto rientrano rifiuti speciali (batterie, olii motore), rifiuti organici (specie sotto taglia, scarti), rifiuti raccolti in mare (plastica, vetro, carte e cartoni, tessuto, legno, materiale ferroso).

Attualmente, nei porti questi rifiuti hanno una gestione disorganizzata: non sono disponibili spazi per lo stoccaggio e non esistono modalità operative per lo smaltimento. Completamente assenti le pratiche di riutilizzo della frazione organica. A causa di ciò, i pescatori che raccolgono rifiuti dal mare, non trovando a terra strutture adeguate, li abbandonano nuovamente in acqua, contribuendo ad aumentare i problemi ambientali anche nelle aree portuali e al permanere della “marine litter”.

Inoltre lo sversamento delle frazioni oleose e organiche causa consumo di ossigeno disciolto, eutrofizzazione, odori sgradevoli.

Questo problema di portata internazionale non può essere risolto a livello locale, bensì affrontato dagli Stati membri in modo coordinato; in tale contesto, il progetto di cooperazione volto alla redazione di un Piano rifiuti pesca-acquacoltura/diporto, per la sua estensione ed azione coordinata e condivisa, può fornire soluzioni reali e riproducibili.

La mancanza di una politica di gestione integrata dei rifiuti di pesca, acquacoltura e diporto rappresenta un problema comune, scaturito dal confronto con il partenariato; pertanto, l’adozione di un piano rifiuti esteso all’area di cooperazione può rappresentare una soluzione per facilitare la gestione e l'integrazione con le strutture comunali.