RACINE: dei Patti Locali a partire da percorsi partecipativi per valorizzare i luoghi della cultura insieme alle comunità
03 agosto 2021

Il progetto RACINE, co-finanziato dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, promuove nuove forme di partecipazione comunitaria nella valorizzazione dei luoghi della cultura (parchi archeologici, aree monumentali, musei) in Toscana, Liguria, Sardegna, Corsica e Regione Sud Provence-Alpes-Côte d'Azur.

Le dirette esperienze di tante amministrazioni locali, ampiamente rappresentate nel progetto, dimostrano che la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, soprattutto di quello minore, non sia possibile se non attraverso il diretto impegno delle comunità locali. Le stesse comunità, attraverso il patrimonio culturale che arricchisce il loro territorio, nei luoghi della cultura, conservano le radici e l’identità, a partire dalle quali possono trarre spunti e motivazioni per nuove progettualità, che riguardano singoli individui e l’intera comunità. Questo determina la possibilità di realizzare un “ecosistema” socio-economico locale che ruota attorno all’identità culturale dei luoghi. Tale visione si concretizza nel progetto attraverso i Patti Locali per lo sviluppo di un ecosistema d’identità culturale locale, ossia di una sperimentale, ma concreta, infrastruttura immateriali costituita da pianificazioni locali partecipate che prevedono obiettivi e azioni concrete connesse alla valorizzazione del patrimonio culturale locale.

Tali Patti Locali sono elaborati a partire da percorsi partecipativi in corso di realizzazione in alcuni dei luoghi della cultura che il progetto RACINE promuove e dove sono previsti anche investimenti infrastrutturali per valorizzare l’accessibilità e la fruibilità a tali luoghi da parte di un più ampio pubblico. I percorsi coinvolgono cittadini, associazioni, scuole, imprese di servizi pubblici ed enti locali.

I Patti Locali sono sviluppati localmente ed in ogni luogo troviamo dei luoghi della cultura a cui la comunità fa riferimento per elaborare nuove visioni e funzioni attorno al patrimonio culturale locale, in particolare:

- A Sorano, nella provincia di Grosseto (Toscana) – Necropoli Etrusca di Sovana;

- A Capannoli, nella provincia di Pisa (Toscana) – Villa Baciocchi;

- A Rio, Isola d’Elba, provincia di Livorno (Toscana) – Museo archeologico, Museo dei minerali e Parco Minerario;

- A Castiglione Chiavarese, nella provincia di Genova (Liguria) – Ecomuseo dell’Alta Val Petronia e de Museo Archeominerario;

- A Riva Ligure, nella provincia di Imperia (Liguria) – Sito archeologico di Capo Don;

- A La Garde Freinet, nel dipartimento del VAR (Provence-Alpes-Côte d'Azur) – Conservatoire du patrimoine du Freinet;

- A Levie, nel dipartimento Corse du Sud (Corsica) – Musée de l’Alta Rocca;

- A Morosaglia, nel dipartimento Haute Corse (Corsica) – Musée Pascal Paoli;

- A Cervione, nel dipartimento Haute Corse (Corsica) - Musée de Cervione – ADECEC;

- A Santadi, nella provincia Sud Sardegna (in fase di soppressione) – Tomba dei Giganti;

- Nell’area del Nuorese (Sardegna) ed in particolare nei comuni di Bitti, Galtelli, Dorgali, Gavoi, Fonni, Aritzo.

I Patti Locali rappresenteranno uno strumento di programmazione condivisa a livello territoriale, che ii Comune potranno integrare nei propri atti di programmazione. Il percorso di ascolto attivato da RACINE sarà poi accompagnati da iniziative concrete individuate durante il processo partecipativo al fine di sperimentare reali azioni sperimentali di valorizzazione dei luoghi della cultura. Tra tali azioni sono ricomprese anche quegli investimenti infrastrutturali sopra accennati per promuovere la più ampia e inclusiva interazione del luogo con la comunità dei residenti e dei visitatori.

L’insieme di tali sperimentazioni, i risultati osservati e gli apprendimenti derivanti da tali percorsi andranno ad alimentare un Piano Transfrontaliero per lo sviluppo di ecosistemi d’identità culturale locale al fine di poter replicare tale strategia in altri luoghi della zona transfrontaliera. Considerando la natura del partenariato, composta prevalentemente da amministrazioni regionali e locali, il piano potrà contribuire a rafforzare il legame strategico tra patrimonio culturale locale, comunità e il territorio che li ospita, attraverso azioni di mainstreaming per l’adozione di innovative politiche di programmazione e di gestione dei beni culturali a livello regionale.

Infine, per dare ulteriore struttura a tale strategia, il progetto prevede anche la stipula di un Accordo di Rete tra tutti i luoghi della cultura coinvolti nel progetto.