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Transfrontalierità,Resilienza,Innovazione & Governance per la prevenzione del Rischio Idrogeologico

Tavoli di coprogettazione a Campo nell'Elba
13 giugno 2019
Il tavolo di coprogettazione dei progettisti ha visto una numerosa partecipazione di diverse professionalità locali: architetti, ingegneri, geometri, geologi e dottori forestali.
Nonostante la L.R. Toscana n. 41/2018, che di fatto recepisce la Direttiva Europea Alluvioni 2007/60/CE, offra maggiori possibilità di intervento sulle nuove costruzioni rispetto alla precedente L.R. 21/2012, i tecnici presenti manifestano perplessità sui costi delle ristrutturazioni a norma di legge per la gestione del rischio alluvioni, soprattutto su chi debba sostenerli e quindi sulla mancanza di incentivazioni, ad esempio analoghe a quelle esistenti sulla ristrutturazione antisismica degli edifici e sull’efficientamento energetico delle strutture e degli impianti.
Si evidenzia una necessità di indirizzo da parte degli Enti con competenze in materia di Governo del Territorio. La L.R. 41/2018 assume delle definizioni presenti nella Legge Urbanistica della Regione Toscana 65/2014, attribuendo di fatto alla pianificazione urbanistica un importante ruolo di prevenzione delle alluvioni, vincolando con la non edificabilità le aree a maggiore rischio. La difesa del suolo non può essere demandata solamente agli ambiti montani, collinari e peri-urbani in genere: il contesto urbano deve diventare resiliente al rischio alluvioni! Tale resilienza è perseguibile con infrastrutture verdi, la cui capacità di infiltrazione o detenzione è contenuta in termini di superfici e volumi, pertanto, per poter apprezzare la loro efficacia in termini di riduzione del rischio di allagamenti, una loro estensione capillare è imprescindibile.
Per osteggiare il consumo e l’impermeabilizzazione crescente di suolo, risulta essenziale detombare, ma l’impianto regionale toscano normativo è attento anche alla sostenibilità economica promuovendo un certo ‘pragmatismo idraulico’ nella gestione del rischio alluvioni. 
Infine, si sperimenta un’analisi multicriterio collettiva sugli scenari simulati dal software di supporto alle decisioni E2Stormed che mette a confronto infrastrutture verdi e grigie applicate a Campo nell’Elba. Risulta evidente la multidisciplinarità che ruota attorno al rischio idraulico in contesto urbano e alle infrastrutture verdi sostenibili. Si ritengono pertanto necessarie una collaborazione tra progettisti di varie estrazioni, una pianificazione e una progettazione complesse in ambito urbanistico, edilizio e ambientale.