GRRinPORT

Gestione sostenibile dei rifiuti e dei reflui nei porti

GRRinPORT all'evento annuale di Programma
25 novembre 2019

È stata una giornata molto importante per noi” racconta Giorgia De Gioannis, docente di Ingegneria Ambientale dell’Università di Cagliari e uno fra i responsabili scientifici del progetto GRRinPort. “Abbiamo stabilito nuove relazioni con altri progetti del programma Interreg. Non solo con quelli più affini, dedicati alla gestione di reflui e rifiuti, ma anche con coloro che nei porti si occupano di promozione dell’utilizzo del GNL, lotta all’inquinamento acustico e all’insabbiamento. La sinergia è già nata: abbiamo chiesto all’Autorità di gestione un coordinamento che non riguardi solo le tipologie di intervento, ma anche i tempi e i modi di implementazione”.

Il 7 novembre a Cagliari si è tenuto l’evento annuale del Programma Italia-Francia Marittimo 2014-2020, piano finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale transfrontaliero. Un incontro, quello che ha avuto luogo presso le sale dell’hotel Regina Margherita di Cagliari, concentrato sul percorso di capitalizzazione necessario ad affrontare le sfide future. Una occasione, per i diversi progetti, di articolare una strategia convergente partendo dai risultati ottenuti nell’ultimo anno.

Nel porto di Cagliari, GRRinPORT procederà presto all’installazione di due stazioni, una per la raccolta e il convogliamento delle acque reflue dalle imbarcazioni da diporto e una per la raccolta degli oli vegetali usati, con distribuzione di taniche ai diportisti. “Presto - spiega Daniela Spiga, ricercatrice della Facoltà di Ingegneria di Cagliari - verrà inoltre allestita, sempre nel porto di Cagliari, un’area attrezzata per la gestione degli sversamenti accidentali di idrocarburi e altre sostanze attraverso l’utilizzo di materiali eco-compatibili realizzati in lana di pecora. Inoltre, presso il Porto di Livorno proseguono le attività per l’allestimento di un’area attrezzata per il trattamento dei sedimenti di dragaggio contaminati, applicando tecniche di bonifica quali sediment washing, elettrocinesi e land farming”.

Un progetto, GRRinPORT, che si avvale di prospettive e competenze diverse per arrivare a migliorare la salute dei nostri porti. A studiare gli indicatori di qualità e a supportare lo sviluppo delle tecnologie sostenibili di rimozione degli inquinanti è Elena Tamburini, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Cagliari: “I microorganismi hanno sviluppato nel corso della loro evoluzione la capacità di impiegare gli inquinanti come nutriente. Con tecniche green che utilizzano la biodiversità presente naturalmente nelle acque di mare, senza interventi che introducano organismi alieni, aiutiamo gli ingegneri a velocizzare i tempi di rimozione degli idrocarburi”.

La sostenibilità del progetto deve passare anche da un’analisi economica. Per questo è stata coinvolta anche l’Università di Corsica, rappresentata dal professore associato Claudio Detotto: “Il nostro contributo consiste nell’analizzare il costo sociale del riciclo dentro le navi. Abbiamo selezionato tre porti, Livorno, Ajaccio e Cagliari, siti di intensa attività crocieristica. Proponendo delle situazioni virtuali ma il più possibile realistiche, abbiamo chiesto attraverso dei questionari quali scenari i passeggeri ritengano più desiderabili, e quale costo aggiuntivo sui biglietti sarebbero disposti ad accettare. Raccolti i dati, ci troviamo ora nella fase di analisi e comparazione. I primi risultati verranno all’inizio del 2020”.