AER NOSTRUM alla Genova Smart Week
22 novembre 2022
Genova

AER NOSTRUM alla Genova Smart Week

Nella prestigiosa cornice di Palazzo Tursi a Genova, il progetto AER NOSTRUM è stato protagonista della 8^ edizione della Genova Smart Week, la settimana di conferenze e incontri divulgativi sui temi dello sviluppo e dell’evoluzione delle città innovative, unica manifestazione del suo genere in Italia. Promossa dall’Associazione Genova Smart City e dal Comune di Genova, questa edizione, intitolata “The City & the World”, pone al centro del dibattito il cambiamento climatico e l’interazione tra le città e l’ambiente circostante, fisico, economico e umano. Riflettori puntati anche sul monitoraggio dell’ambiente: il direttore scientifico Rosella Bertolotto e il dirigente ambientale Federico Grasso hanno portato l’esperienza di ARPAL nel monitoraggio dell’impatto dei fumi delle navi sulla qualità dell’aria delle città portuali, nella sessione dedicata proprio al “Monitoraggio e controllo dell’ambiente urbano e periurbano e delle infrastrutture di mobilità”. Se gli obiettivi del progetto AER NOSTRUM erano già stati presentati alla V edizione della Genova Smart Week  https://fb.watch/gZBp85RXmV/, nella edizione attuale è stato possibile  illustrare le tre azioni del monitoraggio ad alta risoluzione, della modellistica di dettaglio e degli scenari che potranno aiutare a prendere le decisioni migliori sulle scelte da effettuare per minimizzare gli impatti, dall’elettrificazione delle banchine all’adozione di combustibili alternativi.

AER NOSTRUM: la speciazione chimica del particolato protagonista a Terni

Grazie al progetto Aernostrum, la qualità dell’aria è stata al centro di un intervento tecnico della parte relativa alla speciazione del particolato, inserito nella sessione conclusiva del corso/convegno “La caratterizzazione chimica del particolato atmosferico” organizzato a Terni da diverse Agenzie per l’ambiente nell’ambito della Scuola di alta formazione ambientale di Assoarpa.

La dott.ssa Chiara Bove di ARPAL, anche a nome della collaborazione con l’Università di Genova, si è soffermata sull’azione di speciazione che ha permesso di identificare le sorgenti emissive, operazione resa possibile dall’analisi delle polveri sottili. Andando a riscontrare cosa le compone, è possibile ottenere una sorta di impronta digitale dei diversi elementi, attribuendo una paternità ai vari inquinanti. Nel caso specifico, l’anticipazione dei risultati ha riguardato uno dei punti di misura, dove le polveri derivano da aerosol marino, combustione di biomasse, combustione di oli da emissioni navali, crostale, traffico veicolare, particolato secondario derivato dai solfati, dai nitrati e una sorgente più locale dovuta al risollevamento della polvere.

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