L’Isituto FMES incontra CROSSMED - SICOMAR plus
SICOMAR plus
SIstema transfrontaliero per la sicurezza in mare COntro i rischi della navigazione e per la salvaguardia dell'ambiente MARino
Il team FMES, responsabile del progetto SICOMAR plus, è andato a incontrare CROSSMED per raccogliere i primi elementi sull'incidentologia marittima.
Il Centro Operativo Regionale per la Sorveglianza e il Salvataggio nel Mediterraneo (CROSSMED) è un attore importante ed essenziale per la sicurezza marittima nel Mediterraneo, in particolare nell'area del Santuario Pelagos.
Era quindi naturale che, nell'ambito dello studio condotto dall'Istituto FMES per il progetto SICOMAR plus e in conformità con la metodologia messa in atto consistente nell'analisi del feedback dell'esperienza dei principali attori della sicurezza marittima, il team FMES incaricato del progetto andasse a visitare CROSSMED, dove è stato ricevuto dall'amministratore delegato degli affari marittimi, Philippe Michaud.
L'obiettivo era quello di raccogliere i primi elementi riguardo all’'incidentologia marittima e conoscere le idee di CROSSMED in materia di formazione.
Nel corso dell’incontro sono emerse diverse esigenze di formazione: dalla consapevolezza della centralità imprescindibile del fattore umano, alla necessità di corsi d’istruzione per gli strumenti legati alla navigazione (soprattutto nelle situazioni più difficili) con l’obiettivo di migliorare la capacità di risposta nelle situazioni di emergenza. Lo stesso CROSSMED vorrebbe implementare la sua attività di addestramenti attuando dei cambiamenti concreti sul piano dell’offerta formativa: in particolare i corsi dovrebbero durare nel tempo, essere più strutturati e offrire un maggiore livello di difficoltà e di complessità.
Questa prima visita ha confermato l’approccio metodologico adottata dal team FMES del progetto SICOMAR plus che consiste non sono nell’analizzare le numerose segnalazioni di incidenti e i vari documenti relativi alla sicurezza marittima, ma soprattutto ad incontrare personalmente chi concretamente è al “centro” della sicurezza marittima per ascoltarli e raccogliere le loro esigenze in materia di formazione.
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