TRIPLO

TRasporti e collegamenti Innovativi e sostenibili tra Porti e piattaforme LOgistiche

SUMPORT: trasporti, mobilità urbana e connessioni con TRIPLO
07 gennaio 2021

Un altro progetto che ha elementi di affinità con TRIPLO, con riflessi sul tema dell’inquinamento acustico, in materia di mobilità urbana, è SUMPORT,  anch’esso cofinanziato dall'Unione Europea nell'ambito del Programma Interreg Mediterranean. L’obiettivo del progetto, terminato nel 2019, era analizzare, – e, in un secondo step, migliorare – la mobilità sostenibile, attraverso azioni pilota in città portuali dell’area del Mediterraneo, come Valencia (Spagna), Igoumenitsa (Grecia), Durazzo (Albania), Capodistria (Slovenia), Kotor (Montenegro) e Limassol (Cipro).

Dieci partner, tra Enti portuali, Amministrazioni comunali e Università, oltre ad altri soggetti istituzionali, dei sei Paesi coinvolti.

In particolare, sono state predisposte soluzioni per la promozione di uno stile di vita eco-compatibile e indipendente dall’auto. Un elemento di volta è stato definire un circolo virtuoso nella pianificazione della mobilità urbana, promuovendo i Piani Urbani della Mobilità Sostenibile locali con i risultati di azioni pilota testate e misurate.
«Nell’ambito di SUMPORT ci siamo occupati della sostenibilità più ampiamente concepita, sotto il punto di vista dei flussi, del rapporto tra porto e retroporto», spiega Peter Canciani, project manager presso il Segretariato Esecutivo della Central European Initiative; in italiano conosciuto come  Iniziativa Centro Europea - In.C.E.), forum di cooperazione regionale nell'Europa Centrale, Orientale e Balcanica (ne fanno parte 17 Paesi) fondato nel 1989, con sede a Trieste, e che da oltre 15 anni si muove anche nell'ambito della programmazione e dei progetti comunitari, con una specializzazione anche nel settore dei trasporti e degli aspetti legati alle interazioni transfrontaliere.

«Il nostro è stato un progetto molto variegato. Le azioni pilota hanno riguardato in particolare i flussi di traffico all’interno dei porti o la relazione tra porti e città. Siamo partiti da una base metodologica comune per arrivare a una serie di soluzioni specifiche. Alcuni esempi: per Valencia si è dovuto ragionare in termini di grande porto per i traffici internazionali, per Kotor ha prevalso l’aspetto turistico, mentre per Durazzo o per Capodistria il discorso è stato più territoriale», chiarisce Canciani.
Oltre al capofila InCE, i partner tecnici sono stati l’Università di Salonicco, la Fondazione per l’innovazione sociale e urbana della Regione di Valencia “Las Naves” e l’Istituto sui Trasporti e la Logistica con sede a Bologna.

I beneficiari sono stati il porto di Valencia, la municipalità di Capodistria, Durazzo, Kotor e Limassol, la Regione di Thesprotia - Epiro. Ciascuna di queste realtà ha utilizzato il progetto per intervenire più compiutamente nella pianificazione corrente. Tornando a Valencia, ci si è soffermati, come detto, sull’attività del porto, ma anche sull’offerta turistica e crocieristica, con il tentativo di spingere sulla mobilità alternativa. A Capodistria invece si è lavorato più sul retroporto, con un’integrazione del sistema di infomobilità, mettendo a sistema (aspetto in comune con TRIPLO) rilevatori e sensori per la gestione dei parcheggi e del trasporto pubblico, con un vero e proprio monitoraggio, sviluppando anche un’app. A Igoumenitsa invece si è intervenuti su due fronti: l’ampliamento del PUMS a coprire un’area funzionale sovramunicipale e creando un sistema di bike sharing per collegare la spiaggia. La mobilità sostenibile è stata infatti al centro di più interventi, a Kotor, dove è stata creata la pista ciclabile, e negli altri porti del progetto SUMPORT.
Si è puntato infine, grazie a una piattaforma di e-learning, a migliorare le capacità della macchina amministrativa con l’attivazione di corsi di formazione per promuovere le competenze sulla pianificazione della mobilità anche oltre i confini del partenariato iniziale.