Il progetto - TDI RETE-GNL
TDI RETE-GNL
Tecnologie e Dimensionamento di Impianti per la RETE di distribuzione primaria di GNL nei porti dell’area transfrontaliera
Il progetto
TDI RETE-GNL (Capofila UNIGE-CIELI, Responsabile Scientifico Prof. Giovanni Satta) si pone l'obiettivo di individuare soluzioni tecnologico-produttive per la distribuzione e il bunkering di GNL nei porti dell’area transfrontaliera basate su standard e procedure operative condivise: il progetto identifica la possibile localizzazione degli impianti e dei depositi della rete di distribuzione primaria, verificandone le potenziali esternalità e la sostenibilità economico-finanziaria.
La recente diffusione del gas naturale liquefatto (GNL) nei porti richiede infatti l’implementazione di un sistema infrastrutturale che privilegi logiche di corridoio e la costituzione di una rete di distribuzione affidabile, sicura e integrata. La realizzazione di tale infrastruttura implica decisioni strategiche circa la localizzazione degli impianti per il bunkering, lo stoccaggio e l’approvvigionamento del GNL e in merito al loro dimensionamento, secondo logiche sistemiche.
La strategicità del progetto discende dalla sua valenza interregionale, dal posizionamento dello spazio transfrontaliero IT-FR marittimo nel Nord Mediterraneo e dalle ricadute connesse allo sviluppo di competenze integrate per lo sviluppo di un sistema infrastrutturale comune. L’approccio transfrontaliero è imposto dalla densità di servizi marittimi con origine/destino nell’area e dalla necessità di disporre di impianti con caratteristiche tecnologiche omogenee.
Gli output del progetto consistono nella predisposizione di report per la definizione e la diffusione di:
1. standard tecnologici e procedure comuni per il bunkering di GNL;
2. un piano d’azione integrato a beneficio dei porti.
I beneficiari degli output sono le Autorità Portuali e gli enti pubblici territoriali interessati alla realizzazione di impianti di rifornimento GNL.
L’innovatività del progetto deriva dall’approccio interdisciplinare che coniuga dimensioni tecnico-ingegneristiche, economiche e giuridiche e dall’uso di logiche condivise per evitare la duplicazione degli investimenti e il rischio di non interoperabilità tra impianti diversi.
Il progetto, della durata di 24 mesi (dal 01.03.2018 al 29.02.2020) ha una dotazione finanziaria complessiva di 749.042,16 euro, di cui 636.685,83 euro provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Reglionale (FESR)