Il progetto

Le zone portuali rappresentano aree di rilevanza economica sottoposte a forti pressioni ambientali che rendono necessarie misure di tutela ambientale e sanitaria. La sfida condivisa è promuovere la riduzione delle emissioni inquinanti derivanti dalle attività portuali ed in particolare, dalle navi.

L’obiettivo generale del progetto AER NOSTRUM -Aria bene comune- (36 mesi, maggio 2020- aprile 2023) è contribuire a preservare o migliorare la qualità dell’aria nelle aree prospicenti i porti dell’area di cooperazione favorendo al contempo la crescita sostenibile delle attività portuali, nel rispetto della normativa vigente e delle politiche ambientali europee.

Il progetto realizzerà un osservatorio transfrontaliero per il monitoraggio della qualità dell’aria nei porti, offrendo alle autorità portuali, compagnie di navigazione, capitanerie di porto e ai decisori politici  uno strumento di supporto decisionale innovativo, specifico per le aree portuali. Tale strumento consentirà di delineare scenari di soluzioni realistiche di mitigazione degli impatti e di conseguenza di sviluppare delle strategie e modalità di intervento congiunte per migliorare la qualità dell’aria, conciliando le esigenze di sviluppo economico con la necessità di tutela dell’ambiente e della salute delle popolazioni residenti. Il carattere transfrontaliero del progetto risulta fondamentale per individuare le linee di intervento prioritarie garantendo la massima ricaduta su tutto il territorio ammissibile.

Il finanziamento totale del progetto ammonta a 2.180.996,55 €,  di cui 1.853.847,07 € è finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). 

De plus, certains partenaires du projet ont participé au 1er et 2ème appel à dépenses cohérentes et ont reçu une subvention supplémentaire d'un montant total de 553 792,41 €. 
En particulier, les gestionnaires des ports de Bastia et d'Ajaccio ont acheté deux stations complètes de surveillance de la qualité de l'air installées de manière permanente pour compléter le réseau de surveillance urbain et soutenir les politiques environnementales des ports.
Ces investissements s'inscrivent dans le cadre de l'action relative à la mesure de la pollution dans les ports et ont permis de financer les actions déjà menées pour compléter et valoriser le programme AER NOSTRUM au premier semestre 2023.

 

Festival dello Sviluppo sostenibile
27 ottobre 2022

Questa mattina, dalle 11 alle 13 al Genova Blue District, si è parlato di “Verso un trasporto marittimo pulito nel Mediterraneo”.

L’incontro, organizzato dall’associazione Cittadini per l’Aria, ha visto la partecipazione di esperti, autorità pubbliche e associazioni: sul tavolo degli oratori la presidente di Cittadini per l’Aria, due testimoni internazionali da Danimarca e Germania, la Capitaneria di Porto e Arpal. Al centro del confronto le emissioni navali, i monitoraggi della qualità dell’aria effettuati recentemente, anche a Genova, nei porti italiani e nelle loro vicinanze, le soluzioni per un trasporto marittimo sostenibile e l’istituzione di un’area a controllo delle emissioni navali (ECA) nel Mediterraneo.

Arpal ha presentato “Il progetto Aernostrum: Genova, Livorno, Cagliari, Ajaccio, Bastia, Nizza e Tolone insieme per preservare o migliorare la qualità dell’aria nelle città portuali” con una breve illustrazione delle attività che l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente sta svolgendo in questo ambito: Monitoraggio e modellistica ad alta risoluzione attorno al porto di Genova (ben 17 gli strumenti utilizzati per PM10, PM2,5 ed NO2, il principale problema della qualità dell’aria per la città di Genova, che supera la media annuale ininterrottamente dal 2010), speciazione del particolato in collaborazione con l’Università di Genova e realizzazione di una piattaforma di visualizzazione dati in tempo reale comune ai porti del progetto.

La presidente di Cittadini per l'aria Anna Gerometta si è complimentata per la trasparenza dei dati forniti da Arpal attraverso la piattaforma di visualizzazione utilizzata sul sito di Agenzia, mentre gli esperti internazionali Axel Friedrich e Kare Press-Kristensen si sono stupiti per l’elevato numero di strumentazione utilizzata, suggerendo di appoggiarsi alla modellistica e di misurare il Black Carbon, entrambe azioni che Arpal sta già mettendo in campo proprio in questi mesi.