15 gennaio 2021

Che cos’è una buona pratica? E come si replica nel tempo e nello spazio?

Mentre il team del Programma Italia-Francia Marittimo lavora alacremente alla strutturazione del futuro programma 2021-2027, che tiene conto anche dei risultati raggiunti e “accumulati” nelle precedenti programmazioni, c’è un lavoro parallelo che potrebbe in futuro portare a risultati davvero importanti.

Come molti sapranno, il Programma ha dedicato notevoli sforzi e risorse, soprattutto negli ultimi anni, alle attività di capitalizzazione, che dovrebbero favorire la diffusione delle cosiddette buone pratiche dei progetti, oltre che identificare tutte quelle metodologie di “riutilizzo” di queste buone pratiche. Questo dovrebbe avvenire sia in un’ottica “top-down”, ovvero dal programma ai potenziali beneficiari e agli stessi cittadini, che con un processo “bottom-up”, attraverso un processo che faccia recepire ai decisori politici strategie, strumenti e azioni sviluppati dai progetti, includendole nelle politiche locali e nazionali.

Tra i vari percorsi di capitalizzazione del programma, uno in particolare è dedicato alla valorizzazione del lavoro svolto dai progetti su tematiche relative al turismo sostenibile e alla conservazione del patrimonio naturale e culturale dell’area transfrontaliera. E’ un percorso avviato all’inizio del 2019 grazie ad una partnership con ASEV (Agenzia per lo Sviluppo Empolese Valdelsa) partner di EPICAH (Interreg Europe), un progetto che ha come suo obiettivo proprio il miglioramento degli strumenti di policy dedicati alla governance transfrontaliera del turismo sostenibile e del patrimonio naturale e culturale.

Grazie al supporto del progetto EPICAH, è stata sviluppato quindi un apposito percorso di capitalizzazione dedicato a queste tematiche, che si è svolto principalmente attraverso l’organizzazione di workshop interattivi con una vasta partecipazione da parte dei referenti dei progetti. In aggiunta a questa attività (che è ancora in corso), lo scorso autunno è stato proposto, dallo stesso progetto EPICAH, di sviluppare un’azione pilota che mira a sperimentare un nuovo modello di governance transfrontaliera (sia nella gestione che nella valorizzazione) degli itinerari turistici sostenibili. Nello specifico, dovendo partire da un caso concreto, questa sperimentazione ha utilizzato INTENSE (finanziato dal programma nel 2017), un progetto che, tra le altre cose, propone un modello innovativo di gestione transfrontaliera dell’itinerario turistico ciclabile.

L’obiettivo finale di questa azione pilota è quello di creare un modello di governance condivisa dell’itinerario turistico transfrontaliero che, a partire dal lavoro sull’itinerario ciclabile di Intense, possa essere applicato trasversalmente a vari itinerari e prodotti turistici.

A tal fine, si è tenuta il 17 dicembre scorso la prima riunione “transfrontaliera” a cui hanno partecipato diversi attori privati e pubblici dei territori coinvolti dal Programma (tra cui rappresentanti regionali dei settori del turismo e della mobilità, referenti degli enti di promozione, partner di progetti legati a questo tema..) che potessero rappresentare in maniera più completa possibile gli interessi verso lo sviluppo di quella che è in tutti i sensi una buona pratica. Questo lavoro proseguirà con altri incontri (il prossimo è fissato al 28 gennaio), gestiti dall’Autorità di Gestione del programma con la preziosa facilitazione di ASEV/EPICAH, sperando che possa davvero tradursi in futuro in effettive politiche di mainstreaming, entrando nelle agende politiche locali e nazionali.

In conclusione, questo risulta un ottimo esempio di adozione di una buona pratica, esempio che il Programma tenta di portare avanti anche su altri fronti e con altre realizzazioni, con l’obiettivo di dare ulteriore stimolo a questi processi anche nella futura programmazione.

 

Per saperne di più sulle attività di capitalizzazione svolte dal Programma Italia-Francia Marittimo, consulta l'apposita sezione. Un lavoro già avanzato di questo tipo, è in corso anche sul Polo dedicato alla "Sostenibilità dei Porti".