Che cosa realizza? - RACINE
RACINE
Progetto RACINE
Che cosa realizza?
L’obiettivo di RACINE è quello di contribuire a migliorare la capacità del sistema pubblico dell’area transfrontaliera di conservare, sviluppare e promuovere il patrimonio culturale, sperimentando congiuntamente modalità innovative di gestione territoriale, fondate sulla valorizzazione della relazione identitaria tra i musei/luoghi della cultura e la comunità di riferimento, per assicurare reciproca sostenibilità e sviluppo socio-economico.
Per realizzare tale obiettivo si prevede di:
- sperimentare lo sviluppo di un ecosistema duraturo tra il museo/luogo della cultura e la comunità locale, ovvero promuovere un modello relazionale all’interno del quale il museo diventi un agente attivo dello sviluppo socio-economico del territorio e la comunità possa contribuire, con la propria visione e creatività, a realizzare la missione del museo come custode del patrimonio e dell’identità dei luoghi;
- assicurare accessibilità e migliorare la capacità di accoglienza dei musei/luoghi della cultura: intervenire a livello infrastrutturale a favore di una più ampia inclusione sociale e fruibilità del patrimonio da parte della comunità locale. Inoltre, tale tipologia d’interventi intende creare spazi di partecipazione diretta della comunità affinché il museo sia percepito, e vissuto, come luogo di scambio di esperienze e di trasmissione della memoria del territorio;
- promuovere il patrimonio culturale a livello transfrontaliero: capitalizzare i risultati del progetto, che interviene su territori appartenenti ad aree periferiche e che diventano nodi degli itinerari dell’Alto Tirreno promossi da altri progetti del Programma Interreg Marittimo Italia – Francia, in particolare GRITACCESS – Grand Itinéraire Tyrrhénien.
Dopo una prima fase di ricerca e di analisi delle buone pratiche sulla valorizzazione della relazione identitaria tra i musei/luoghi della cultura e le comunità, che permetterà di stabilire una metodologia comune di lavoro, verrà avviata una seconda fase sperimentale: in 11 luoghi dell’area transfrontaliera dell’Alto Tirreno verranno attivati dei percorsi partecipativi per definire obiettivi, strumenti e azioni da intraprendere a favore di uno sviluppo sostenibile del patrimonio culturale, con ricadute benefiche sull’intera comunità. Gli esiti dei processi partecipativi confluiranno in 11 Patti locali, sottoscritti da tutti i partecipanti, che descriveranno la messa a punto di “ecosistemi d’identità culturale”.
I Patti locali includeranno anche la sperimentazione di alcune azioni inclusive al fine di testarne il modello.
- Rapporto sulla ricerca e analisi delle buone pratiche sulla valorizzazione della relazione identitaria tra i musei/luoghi della cultura e le comunità
- Webinar di condivisone delle migliori pratiche individuate
- Rapporti sui percorsi partecipativi realizzati per l’elaborazione dei Patti locali:
- Necropoli etrusca di Sovana, Sorano (Toscana) (it-fr)
- Museo civico archeologico del Distretto Minerario, Museo dei Minerali e Parco Minerario, Rio (Toscana) (it-fr)
- Museo zoologico e Villa Baciocchi, Capannoli (Toscana) (it-fr)
- Museo Pascal Paoli, Merusaglia (Corsica) (it-fr)
- Museo de l'ADECEC, Cervioni, nella Costa Verde (Corsica) (it-fr)
- Museo dell'Alta Rocca, Livia (Corsica) (it-fr)
- Polo museale di Masso e del Museo della cultura contadina di Velva, Castiglione Chiavarese (Liguria) (it-fr)
- Sito archeologico di Capo Don e SEM - Spazio Espositivo Multimediale, Riva Ligure (Liguria) (it-fr)
- Tomba dei Giganti di Sa Fragaida a Barrancu Mannu, Santadi (Sardegna) (it-fr)
- Luoghi della cultura dell'area del Nuorese - Aritzo, Bitti, Dorgali, Fonni, Galtellì, Gavoi (Sardegna) (it-fr)
- Conservatoire du Patrimoine du Freinet, La Garde Freinet (PACA) (it-fr)
- Rapporto sulla sperimentazione delle azioni inclusive
- Necropoli etrusca di Sovana, Sorano (Toscana) (it-fr)
- Museo civico archeologico del Distretto Minerario, Museo dei Minerali e Parco Minerario, Rio (Toscana) (it-fr)
- Museo zoologico e Villa Baciocchi, Capannoli (Toscana) (it-fr)
- Museo Pascal Paoli, Merusaglia (it-fr)
- Museo de l'ADECEC, Cervioni, nella Costa Verde (Corsica) (it-fr)
- Museo dell'Alta Rocca, Livia (Corsica) (it-fr)
- Polo museale di Masso e del Museo della cultura contadina di Velva, Castiglione Chiavarese (Liguria) (it-fr)
- Sito archeologico di Capo Don e SEM - Spazio Espositivo Multimediale, Riva Ligure (Liguria) (it-fr)
- Tomba dei Giganti di Sa Fragaida a Barrancu Mannu, Santadi (Sardegna) (it-fr)
- Luoghi della cultura dell'area del Nuorese - Aritzo, Bitti, Dorgali, Fonni, Galtellì, Gavoi (Sardegna) (it-fr)
- Conservatoire du Patrimoine du Freinet, La Garde Freinet (PACA) (it-fr)
A partire dagli “ecosistemi d’identità culturale” locali sarà elaborata una strategia transfrontaliera che includerà la visione comune e le migliori pratiche. Tale strategia confluirà in un Piano d’Azione Transfrontaliero per la conservazione, valorizzazione e lo sviluppo del patrimonio culturale dell’area, che dovrà includere le linee guida per replicarne la sperimentazione.
I musei/luoghi della cultura coinvolti nella sperimentazione sottoscriveranno un accordo di rete, al fine di monitorare l’efficacia del modello relazionale con le comunità locali, disseminare l’esperienza e promuovere gli itinerari realizzati da altri progetti, in particolare GRITACCESS – Grand Itinéraire Tyrrhénien, di cui i musei/luoghi della cultura, ne rappresenteranno i nodi. É prevista inoltre la creazione di una mappatura dei nodi della cultura protagonisti del progetto.
- Accordo di rete transfrontaliero
- Workshop di aggiornamento degli operatori dei musei/luoghi della cultura
- Atlante dei musei/luoghi della cultura di RACINE
Una seconda componente del progetto, da avviare parallelamente alla sperimentazione partecipativa di innovativi modelli d’interazione tra musei/luoghi della cultura e le comunità, riguarda la realizzazione di opere infrastrutturali per favorirne l’accessibilità, in termini di:
- interventi materiali per migliorare l’accessibilità fisica attraverso per esempio l’abbattimento di barriere architettoniche;
- interventi materiali per migliorare l’accessibilità cognitiva e sensoriale al patrimonio culturale, a livello di illuminazione e organizzazione dell’esposizione, delle sale visita, della segnalazione dei percorsi, delle aree e delle attrezzature per la didattica;
- interventi immateriali per migliorare l’accessibilità digitale al patrimonio culturale, ovvero QRCode, tecnologie di realtà aumentata, app e piattaforme informative territoriali.
- Relazione sugli interventi materiali per migliorare l’accessibilità fisica (it-fr)
- Relazione sugli interventi materiali per migliorare l’accessibilità cognitiva e sensoriale (it-fr)
- Relazione sugli interventi immateriali per migliorare l’accessibilità digitale
Il progetto prenderà avvio con un evento di lancio a Lucca (Toscana) mentre dei percorsi esperienziali di animazione territoriale saranno organizzati nei cinque territori dell’area transfrontaliera. Inoltre, cinque eventi di disseminazione permetteranno di far conoscere i risultati del progetto, che si concluderà con un evento finale.